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Come migliorare la conversione con l’ A/B Testing

A B Testing

Migliorare la conversione della pagina web con l’ A/B Testing? E’ possibile. Consiste nel proporre agli utenti due versioni differenti della stessa pagina per capire quale delle due sia la più performante. È un test che può essere impiegato con successo su landing page e per inserzioni pubblicitarie, ma anche su aree dello stesso sito.

L’ A/B Test è utilizzato nelle landing page

Solitamente, infatti, l’A/B Test è utilizzato nelle landing page per migliorarne alcune aree specifiche (headline, listato, campi da compilare, CLA, testo e immagini), ma anche per testare varianti dello stesso annuncio per esempio su Google AdWords o Facebook Ads, o ancora per capire come gestire un menu o layout di un sito web. Addirittura si possono fare A/B Test all’interno di pagine web anche sugli annunci pubblicitari: dipende da quale sia l’obiettivo principale.

Anzi, i test non dovrebbero riguardare solo l’affiliate site, ma tutto quello che è necessario ottimizzare per arrivare alla conversione. E allora si può ben comprendere come anche l’immagine profilo di Facebook può diventare oggetto di A/R Test per avere più like!

a b testing
A/B Testing

L’importanza dell’A/B Test

È importante saper condurre A/B Test differenti tra visitatori desktop e visitatori mobile, perché l’esperienza o la domanda dell’utente su un dispositivo potrebbe essere diversa dall’esperienza o la domanda dell’utente sull’altro dispositivo.

Il metodo dell’ A/B Test

L’A/B Test, dunque, è un metodo raccomandabile se vogliamo apportare delle migliorie alla nostra pagina, poiché fornisce molto spesso dati sufficienti per poter valutare anche soluzioni definitive.

Il successo di una campagna di Marketing risiede nello stimolare un certo numero di destinatari a compiere una prima azione in un processo di vendita

Massimiliano Vigilante
A B Testing
A/B Testing

Ci sono però dei casi in cui è meglio non effettuare degli A/B Test. Ecco quali:

•Se non si ha la possibilità di lavorare direttamente sul codice HTML, se non si ha nessuna conoscenza di HTML e si trova perciò difficoltoso gestire alcune aree del sito web, considerando poi che è consigliabile che l’affiliate site sia responsive, si potrebbero provocare danni alle pagine. Inoltre, è bene ricordare che bisogna saper inserire correttamente codice di tracking, heat mapping e codice di conversione. Se non si ha ben chiaro cosa presentare all’utente o, ancor peggio, se non si ha ben chiaro quali passi debba compiere l’utente per arrivare all’azione.

• Se non si ha un traffico importante, perché tanto maggiore sarà l’attendibilità del tuo test, quanto più notevole sarà il numero di visitatori che vi si sottopongono. È inutile per esempio effettuare un A/B Test con un campione di 100 utenti: per quanto possano sembrare tanti, sarà necessario eseguire dei test su un campione più ampio di utenti per considerarli attendibili. È importante, inoltre, per riscontrare una maggiore verosimiglianza, cercare di veicolare lo stesso numero di visitatori su entrambe le pagine.

• Se si crede che l’A/B Test possa danneggiare il posizionamento del sito sui motori di ricerca, Google ha rilasciato delle linee guida per condurre correttamente A/B Test e non perdere posizioni sulle SERP: https://googlewebmastercentral.blogspot.it/2012/08/web site-testing-google-search.html

Un A/B Test non può che avere tre esiti: un ottimo risultato, un fallimento o nessun risultato. Ma possono esistere, poi, particolari condizioni in cui un solo A/B Test non è sufficiente e bisogna effettuarne diversi.


L’importanza dell’ottimizzazzione

A volte per ottenere degli ottimi risultati è necessario ottimizzare ogni singolo passaggio che l’utente dovrà compiere e per questo condurre tanti A/B Test.

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